Benedetta Ventagli, una mamma, ha proposto alla nostra scuola di realizzare con i bambini un disegno per una iniziativa di sostegno a i progetti di assistenza ai bambini oncologici.

Ci ha scritto così:

Una sera di qualche mese fa, tramite un gruppo Facebook di mamme del quale faccio parte, ho risposto alla richiesta di una mamma che cercava competenze per tradurre un volumetto dall’italiano al francese.

Completamente inconsapevole di cosa si trattasse ho aderito e quando nella mia mail è arrivata la bozza di Capitan Giacomo Trova il Tesoro da tradurre mi sono resa conto che avevo proprio fatto la cosa giusta!

Edoardo, il bimbo di questa mamma, all’età di 4 anni si è trovato ad affrontare le chemioterapie e durante il tortuoso percorso, fortunatamente positivamente risoltosi, si è appassionato alla storia di Capitan Uncino.

La fantasia della mamma ha dato vita a questo libro, dove il maldestro capitano, con la sua mano mangiata dal coccodrillo coglie l’occasione per dimostrare che dall’ostacolo, dal limite, possono scaturire una nuova vita e delle capacità inaspettate e quindi la finalità poi della fiaba è quella di insegnare, per quanto possibile, a vivere la malattia, l’infermità, la limitazione, la perdita come una preparazione, una formazione, un ostacolo da superare per un grande slancio verso la vita.

Capitan Giacomo è stato tradotto il diverse lingue per consentirne la massima diffusione anche tra i piccoli pazienti di varie nazionalità che si trovano costretti a frequentare l’Ospedale Meyer e sulla storia la Filarmonica Verdi di Terranuova Bracciolini ha creato un bellissimo spettacolo che è stato rappresentato in anteprima il 27 aprile all’Auditorium Mons Meliani a Ponsacco.

Tutte le classi che hanno realizzato un disegno sono state premiate per la partecipazione, con lodi speciali per i miglior progetti:

  • per la fantasia e l’originalità distinta dalle altre lavorazioni
  • per la freschezza dell’idea e la forza simbolica
  • per l’immediatezza nel messaggio di integrazione
  • per aver trasformato la diversità in un punto di forza e per la bellezza della composizione
  • per aver mostrato come da un banale gesto quotidiano, possa nascere un processo di coscienza più profondo
  • per il messaggio di come si affrontano i temporali della vita
  • per aver mostrato come da una storia semplice nasce un esempio di solidarietà
  • per l’originalità della composizione
  • per l’originalità della storia e della semplicità del rimedio

Menzione speciale per la partecipazione di una scuola materna e di un nido ad un tema così importante.

La presidente è andata a ritirare il premio che il presidente della Fondazione Meyer ha consegnato alla nostra scuola.